Ciao amici miei,
in queste ore di assenza prolungata e, per certi versi, anche un pò voluta mi sono regalato un bel Thè nel Deserto. Questo momento di pausa e di riflessione mi ha fatto capire tante cose e, a mente fredda, ho avuto modo di pensare pacatamente e giungere a conclusioni importanti.
Per prima cosa, voglio mandare a dire con forza alle "sirene" - che all'occorrenza si adoprano per ammaliare con il loro canto (non libero, in questi squallidi casi) Ulisse che lambisce le coste della loro isola deserta - che la nostra Itaca non si tocca e noi, orgogliosi come siamo, non fuggiamo miseramente da Essa soltanto perché i "proci si sarebbero voltati dall'altra parte". Chi fugge, chi non lotta, chi è vile e adotta comportamenti da vili - come nascondersi e non farsi vedere per paura dell'altrui giudizio - non merita la nostra stima, almeno la mia. Noi, orgogliosamente come gli "Argonauti", abbiamo fatto cantare il nostro Orfeo e il suo melodioso canto ha distratto le sirene e i proci in una rivisitazione moderna e metaforica della mitologica leggenda. Abbiamo scelto con dignità di restare legati all'albero maestro della nostra “Argo Navis” e, da poppa e prua, siamo rimasti fermi, abbiamo attraversato la tempesta e visto finalmente affogare proci e sirene ammaliatrici per la nausea loro provocata dalla nostra fredda indifferenza e dal nostro rinnovato sdegno.
Oggi veleggiamo fieri verso la nostra Itaca, la nostra "Terra promessa" sapendo che il Vello d'oro non lo troveremo lì. Ma che, allo stesso modo, quella è la nostra meta e dobbiamo ritornarci e presto. E credo che ben presto, molto presto, saremo nuovamente al comando di casa nostra.
Un'altra cosa che voglio condividere con gli amici ed i lavoratori che mi seguono attraverso il Blog mentecuorepassione è che la forza della squadra alla quale appartengo è appunto quella di essere una squadra e non l'espressione di un "solone di creta che si scioglie al primo sole di primavera". E queste, in definitiva, sono le armi che gli uomini veri utilizzano per superare i momenti difficili. E noi della "squadra" di momenti difficili ne abbiamo vissuti tanti insieme...anche quando qualcuno si è voltato fingendo di non accorgersi di noi!
In conclusione, abbandonando le metafore, la Uilcom oggi vive un momento importante.
Ad una settimana dal congresso straordinario che ripristinerà equilibri e ruoli nell’Organizzazione occorre riportare al centro i lavoratori. A partire dalle principali vertenze che seguiamo, come sempre, da protagonisti come Edenlandia e Trianon. Ma anche nei call center come Almaviva, Assist, Visiant, Gepin Contac, Telecontact center per non dimenticare ovviamente Vodafone, Wind, Tim e Telecom.
Ma anche nell'Industria, nei settori poligrafici, nel mondo dello Spettacolo e del Cinema, nella Rai e nelle emittenti radio e tv locali e new media network la Uilcom saprà essere presente, dal 18 luglio in avanti, per dire ai lavoratori ed alle aziende "Noi ci siamo e da protagonisti…come nostro solito!”
E questo, lasciatemelo dire, nonostante le sirene, i guastafeste, i falchi e i detrattori di ogni genere che, in questo settore come altrove, ahimè abbondano con quel sorriso sarcastico stampato in volto.
Ma, come si dice in questi casi, "risus abundat in ore stultorum". E noi della Uilcom, tutti insieme classe dirigente e base militante, questo lo sappiamo bene.
Con la Grinta di Sempre,
Gigi Mercogliano
"...Io appartengo al guerriero in cui la vecchia Via si è unita a quella nuova..."
giovedì 14 luglio 2011
Sono andato a prendere un bel Thè nel Deserto...scusate per la prolungata assenza!
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