"...Io appartengo al guerriero in cui la vecchia Via si è unita a quella nuova..."

lunedì 14 novembre 2011

EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI: LA MOBILITAZIONE UNITARIA DI SINDACATI E LAVORATORI PER SCONGIURARE LA CHIUSURA!

Oggi dinanzi a Palazzo San Giacomo - sede dell'amministrazione comunale di Napoli - si sono riuniti in presidio i lavoratori di Edenlandia e del Giardino Zoologico di Napoli.
Nel corso della manifestazione una delegazione sindacale è stata ricevuta dall'Assessore al Lavoro del Comune Dr. Marco Esposito.


Marco Esposito, Assessore al Lavoro del Comune di Napoli

Ho avuto l'onore e l'onere di guidare la delegazione visto che la Uilcom Campania è l'Organizzazione più rappresentativa all'interno dello storico parco di Fuorigrotta.
Il destino dei lavoratori e dell'indotto, oltre che delle loro famiglie e ovviamente - per quel che attiene allo Zoo - degli animali è legato ad un filo: il tutto verrà deciso nell'incontro che ad horas l'Assessore Esposito ha preso l'impegno di organizzare con il commissario fallimentare nominato dal Tribunale di Napoli per decidere a quali strumenti legislativi di sostegno al reddito ed all'impresa attingere in tempi rapidissimi, prima che il Giudice fallimentare sospenda definitivamente l'esercizio provvisorio e conduca l'intera procedura fallimentare al suo epilogo più negativo, con la messa in liquidazione di tutto quanto oggi rappresentano ancora Edenlandia e Zoo di Napoli.

Al termine dell'incontro con l'Assessore a nome unitario ho rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa che troverete al link qui di seguito.


Con la Grinta di Sempre,


Gigi Mercogliano
 
http://www.lunaset.it/portale_web/lib/portale.aspx?video=1729
 


La piantina del progetto del Parco dei divertimenti di Edenlandia nelle intenzioni
mai realizzate delle varie amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli ultimi vent'anni


giovedì 10 novembre 2011

Grazie per il vostro sostegno, noi non molleremo!




Ciao a tutti,


è tardi, siamo tutti molto stanchi e molti di voi hanno da poco terminato l'ennesima giornata di lavoro in cuffia. Per questo, non vi ruberò molto tempo.

Avverto però il bisogno di ringraziare ciscuno di voi per il sostegno che avete dato alla nostra lista: 45 voti - a soli 5 voti di distanza dalla lista arrivata seconda e soltanto 13 dalla prima - sono per noi un risultato incredibile contro ogni più rosea previsione. Per questo vi rivolgo il mio più sincero ringraziamento.

La Uilcom non partiva certo favorita in queste elezioni. Meno di due mesi fa le nostre due ormai ex Rsu si dimettavano e molti lavoratori decidevano di revocarsi dal nostro sindacato. A questo si è aggiunta una situazione di disagio che i lavoratori di Assist hanno vissuto e patito nel corso degli anni che, almento fino a poco tempo fa, pareva potesse penalizzare anche l'altra Organizzazione che insieme alla nostra aveva Rsu elette, in favore della novità che era rappresentata dall'organizzazione che invece si candidava per la prima volta alle elezioni per il rinnovo delle Rsu.

La vicenda delle dimissioni delle nostre Rsu, di fatto, ha focalizzato un'attenzione negativa sulla Uilcom e, paradossalmente, a beneficiare di tutta questa confusione è stata priprio la lista che nessuno pensava potesse essere premiata dalle urne.

Ma, come si suol dire, il verdetto delle urne è stato emesso e i lavortori di Assist hanno scelto. E i fatti, dei quali non possiamo che prendere atto, dicono che la Uilcom per i prossimi tre anni non avrà Rsu nella vostra azienda.

Ma dalle urne è venuta fuori anche un'altra sentenza: su 172 aventi diritto, ben 153 sono stati i lavoratori che hanno preso parte al voto e, tra questi, 45 hanno votato Uilcom, premiando peraltro la nostra Luisa Tarantino con ben 28 preferenze che le consentono di potersi fregiare del risultato di candidata più votata tra tutte le liste in campo!

Non mi sento di aggiungere tante altre parole. Ma una cosa voglio chiarire a tutti voi, a tutti i lavoratori di Assist, alle altre Organizzazioni sindacali, alle Rsu ed all'azienda: la Uilcom ha riscosso il consenso di 45 lavoratori ai quali oggi è negata, per colpa di un regolamento elettorale vecchio di oltre vent'anni, la possibilità di vedere la propria sigla con rappresentanti eletti.

A questi lavoratori noi della Uilcom non possiamo far altro che ribadire con forza la nostra presenza: nonostante l'esclusione dalla Rsu noi non molleremo!

Saremo per voi una presenza costante, faremo sentire la nostra voce con comunicati, mail, sms e in tutti gli altri modi convenzionali e non!

Non possiamo alzare e sventolare bandiera bianca: ce lo chiedono con forza i 45 lavoratori che ci hanno votato, ce lo chiede con forza la nostra gente, ce lo chiede con forza la nostra storia e lo dobbiamo fare per la nostra dignità.

Un augurio, in conclusione, lo rivolgo sinceramente a tutta la nuova rappresentanza sindacale eletta in Assist.

C'è tanto da lavorare, ragazzi, in questi tre anni che avete d'avanti e noi della Uilcom saremo lì, dietro ogni angolo, dietro ogni position, dietro ogni porta, dietro ogni monitor, dietro ogni tastiera, dietro ogni cuffia a ricordarvi gli impegni presi con tutti i lavoratori in questi 20 giorni e poco più di campagna elettorale:

BUON LAVORO!


Con la Grinta di Sempre,


Gigi Mercogliano

venerdì 7 ottobre 2011

Stay hungry. Stay foolish...Ciao Steve!

Ciao Steve!


E alla fine se ne andato pure lui, Steve Jobs, il grande ideatore e fondatore della Apple che ha saputo con le sue idee rivoluzionare il mondo dell’informatica e della tecnologia.

Mi sono commosso, devo dire, pur non avendo mai avuto il piacere ovviamente di conoscere o incontrare di persona un simile personaggio e pur non avendo mai avuto tra le mani un iphone, quando ho saputo la notizia della morte di questo grande uomo del nostro tempo.

A dire il vero qualche prodotto Apple tra le mani l’ho avuto nella mia esperienza lavorativa.
Ricordo di aver imparato come si scrive un articolo usando un Pc Mac attraverso il programma Xpress quando ero un giovane praticante giornalista “abusivo” negli anni ’90 al Roma, il quotidiano che fu di Pinuccio Tatarella, altra brillante mente dei nostri tempi anch’Egli scomparso prematuramente a causa del cancro. Quindi, venendo ai nostri giorni, ho avuto modo di apprezzare un prodotto Apple, forse il più famoso prima del successo di iphone e ipad: un ipod, bellissimo, piccolo e avveniristico, sempre attuale nonostante sia Apple che altri competitors abbiano provveduto a creare nuovi e fantastici lettori di musica in formato digitale, di colore verde speranza.

Già, la speranza. Steve Jobs di speranza nella sua vita ne ha avuta tanta, ma proprio tanta davvero. Ribadisco, non ho mai seguito la vicenda umana e professionale di questo grande personaggio ma mi è bastato ieri per la prima volta ascoltare il suo discorso all’Università di Stanford nel giugno del 2005 dinanzi ad una folta platea di studenti laureandi, nel corso proprio della cerimonia della consegna delle pergamene ai nuovi “graduates”, per capire tante cose e sentire come se fosse un fratello maggiore conosciuto da sempre un uomo che, invece, non ho mai incontrato. Steve, nel suo discorso ai nuovi dottori dell’Università californiana, ci ha insegnato molto di più sulla vita e sui valori da avere a mente che non se avesse tenuto una lezione di informatica o di gestione manageriale. In quelle tre storie dai risvolti profondamente drammatici che hanno caratterizzato la sua esistenza, Egli con pacatezza e serenità si mette a nudo e ci fa comprendere come un uomo potente, ricco e famoso possa venire fuori dal nulla come è accaduto a lui e ci insegna ancor di più il valore della fede e quanto valga la forza di volontà in un uomo.

Tante cose mi hanno colpito di questo suo intervento che, d’ora in avanti, entra a far parte a pieno titolo della mia personale collezione di discorsi, frasi celebri e citazioni che utilizzo come punti di riferimento per la mia attività e, più in generale, per la mia vita.
Ma sono due le cose, oltre a quelle citate, che mi hanno impressionato.
Mi ha profondamente segnato il passaggio del suo intervento nel quale Egli spiega ai giovani laureati che si apprestano a diventare la nuova classe dirigente statunitense che il tempo a nostra disposizione su questa terra è poco, molto poco e noi tutti non dobbiamo sprecarlo a “vivere la vita di qualcunaltro”. La seconda cosa che mi è rimasta impressa è la frase conclusiva che racchiude in se tutto il suo testamento morale, che lascia non solo a chi come lui e come gli studenti di Stanford ha vissuto e aspira a vivere una vita manageriale. Egli, con quelle due esortazioni finali che suonano come un motto, parla all’umanità e ci dice: “Siate affamati. Siate folli”. Che cos’è in fina dei conti la vita se non una incomprensibile corsa verso una meta ignota a tutti? E, come l’atleta nella sua tensione al traguardo ha fame di successo e di energia per poter proseguire la sua corsa, così l’essere umano non deve fermarsi mai e tendere sempre più al raggiungimento dei propri traguardi avendo fame di vita e di novità, ed avendo in questo modo anche un po’ di sana follia. D’altro canto, come si dice, solo chi è veramente “scientemente folle” può davvero correre il rischio di cambiare il mondo.

Ulteriori parole sarebbero superflue. Lasciamo che sia proprio Steve a parlarci, come un mentore che da uno sconosciuto aldilà ci fa giungere forte e chiaro il suo messaggio: “Non mollate mai!”

Ciao Steve, quanto avrei voluto conoscerti per rubare un po’ della tua saggezza.
Ma oggi mi sento come se ti avessi conosciuto da sempre!

Con la Grinta di Sempre,
 
Gigi Mercogliano
                                                                    In Memory of Steve Jobs...
 

giovedì 14 luglio 2011

Sono andato a prendere un bel Thè nel Deserto...scusate per la prolungata assenza!

Ciao amici miei,

in queste ore di assenza prolungata e, per certi versi, anche un pò voluta mi sono regalato un bel Thè nel Deserto. Questo momento di pausa e di riflessione mi ha fatto capire tante cose e, a mente fredda, ho avuto modo di pensare pacatamente e giungere a conclusioni importanti.

Per prima cosa, voglio mandare a dire con forza alle "sirene" - che all'occorrenza si adoprano per ammaliare con il loro canto (non libero, in questi squallidi casi) Ulisse che lambisce le coste della loro isola deserta - che la nostra Itaca non si tocca e noi, orgogliosi come siamo, non fuggiamo miseramente da Essa soltanto perché i "proci si sarebbero voltati dall'altra parte". Chi fugge, chi non lotta, chi è vile e adotta comportamenti da vili - come nascondersi e non farsi vedere per paura dell'altrui giudizio - non merita la nostra stima, almeno la mia. Noi, orgogliosamente come gli "Argonauti", abbiamo fatto cantare il nostro Orfeo e il suo melodioso canto ha distratto le sirene e i proci in una rivisitazione moderna e metaforica della mitologica leggenda. Abbiamo scelto con dignità di restare legati all'albero maestro della nostra “Argo Navis” e, da poppa e prua, siamo rimasti fermi, abbiamo attraversato la tempesta e visto finalmente affogare proci e sirene ammaliatrici per la nausea loro provocata dalla nostra fredda indifferenza e dal nostro rinnovato sdegno.

Oggi veleggiamo fieri verso la nostra Itaca, la nostra "Terra promessa" sapendo che il Vello d'oro non lo troveremo lì. Ma che, allo stesso modo, quella è la nostra meta e dobbiamo ritornarci e presto. E credo che ben presto, molto presto, saremo nuovamente al comando di casa nostra.
Un'altra cosa che voglio condividere con gli amici ed i lavoratori che mi seguono attraverso il Blog mentecuorepassione è che la forza della squadra alla quale appartengo è appunto quella di essere una squadra e non l'espressione di un "solone di creta che si scioglie al primo sole di primavera". E queste, in definitiva, sono le armi che gli uomini veri utilizzano per superare i momenti difficili. E noi della "squadra" di momenti difficili ne abbiamo vissuti tanti insieme...anche quando qualcuno si è voltato fingendo di non accorgersi di noi!

In conclusione, abbandonando le metafore, la Uilcom oggi vive un momento importante.
Ad una settimana dal congresso straordinario che ripristinerà equilibri e ruoli nell’Organizzazione occorre riportare al centro i lavoratori. A partire dalle principali vertenze che seguiamo, come sempre, da protagonisti come Edenlandia e Trianon. Ma anche nei call center come Almaviva, Assist, Visiant, Gepin Contac, Telecontact center per non dimenticare ovviamente Vodafone, Wind, Tim e Telecom.
Ma anche nell'Industria, nei settori poligrafici, nel mondo dello Spettacolo e del Cinema, nella Rai e nelle emittenti radio e tv locali e new media network la Uilcom saprà essere presente, dal 18 luglio in avanti, per dire ai lavoratori ed alle aziende "Noi ci siamo e da protagonisti…come nostro solito!”

E questo, lasciatemelo dire, nonostante le sirene, i guastafeste, i falchi e i detrattori di ogni genere che, in questo settore come altrove, ahimè abbondano con quel sorriso sarcastico stampato in volto.

Ma, come si dice in questi casi, "risus abundat in ore stultorum". E noi della Uilcom, tutti insieme classe dirigente e base militante, questo lo sappiamo bene.

Con la Grinta di Sempre,

Gigi Mercogliano



martedì 7 giugno 2011

CCNL DELLE TLC: A GIUGNO L'ULTIMA TRANCHE DEGLI AUMENTI RETRIBUTIVI. LE TABELLE DEGLI AUMENTI PER CIASCUN LIVELLO



UILCOM…UNICA


Il CCNL delle Telecomunicazioni del 23 Ottobre 2009, prevede che a Giugno 2011 venga elargita l’ultima tranche di aumento retributivo a tutti i lavoratori operanti nelle Aziende che applicano il Contratto. Questo significa che, sulla busta paga di Giugno, i minimi tabellari saranno aumentati degli importi che di seguito riportiamo:



LIVELLO INQUADRAMENTALE - AUMENTO RETRIBUTIVO

7° - QUADRO 68.94 €

6° 61.49 €

5° S52.33 €

5° 50.00 €

4° 45.03 €

3° 41,30 €

2° 36,65 €

1° 31,06 €


Gli importi sono da ritenere LORDI e relativi al contratto FULL TIME. Per i Lavoratori a tempo parziale i suddetti importi vanno riparametrati a seconda della percentuale contrattuale applicata (50% per un Part Time a 4 ore – 62,5% per un Part Time a 5 ore – 75% per un Part Time a 6 ore).

Ricordiamo infine che il CCNL del 2008 è in scadenza al 31 Dicembre 2011 e le OO.SS. di categoria sono già a lavoro per avviare la fase negoziale per il suo rinnovo.

La UILCOM sarà come sempre in prima linea per garantire, a tutti i Lavoratori delle Telecomunicazioni, le più ampie garanzie retributive e maggiori diritti, soprattutto per le categorie più deboli.

martedì 24 maggio 2011

Sciopero a Sky, nel call center spente le cuffie contro la delocalizzazione in Albania e Croazia

Sciopero a Sky, nel call center spente le cuffie.
Con questo titolo ad effetto mi imbatto oggi su Facebook nel comunicato stampa che i colleghi della Rsu Sky Uilcom Uil della Sardegna hanno diramato a mezzo stampa per informare l'opinione pubblica sulla riuscita dello sciopero indetto come forma di protesta contro la decisione di Sky di delocalizzare in Albania e Croazia le attività di customer care in outsourcer che il Gruppo del magnate americano Murdoch ha deciso di mettere in atto. Con questa operazione architettata sulle spalle dei lavoratori, di fatto l'Italia verrebbe privata di un'importante attività che occupa centinaia di giovani non solo in Sardegna, ma anche nel resto delle sedi Sky disseminate sull'intero territorio nazionale.
Una prassi già nota quella della delocalizzazione, che molti hanno adottato già in passato in altri settori merceologici e che, nel segmento imprenditoriale dei call center, mette a rischio non solo i lavoratori di Sky, ma anche quelli di Teleperformance e di tutti gli altri outsourcer che operano sul territorio del nostro Paese, che potrebbero essere attratti dalla prospettiva di guadagnare senza riconoscere giusti salari, tutele e diritti ai lavoratori e, consa non secondaria, senza l'obbligo di doversi confrontare con i sindacati.
Esprimo, a nome della Uilcom Campania e dei colleghi di tutti i call center in outsourcing della nostra regione, la massima solidarietà all'iniziativa dei colleghi di Sky Italia, auspicando che al più presto possa essere celebrata una giornata di mobilitazione nazionale, magari non solo per il settore dei call center, contro il fenomeno della delocalizzazione del lavoro in paesi meno sviluppati e, per questa ragione, interessati ad attrarre investitori promettendo paradisi fiscali, assenza di regole e retribuzioni da fame.

Con la Grinta di Sempre,

Gigi Mercogliano


SEGUE COMUNICATO RSU UILCOM SKY SARDEGNA

Oltre l'ottanta per cento dei lavoratori del call center Sky di Sestu ha aderito allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. Gli operatori di tutte le attività, inbound e outbound, non hanno messo le cuffiette, né accesso i computer per offrire assistenza ai quasi 5 milioni di abbonati italiani della Tv di Murdoch. Lo sciopero indetto era nazionale. Una mobilitazione della cosiddetta filiera a difesa del contratto e dell'occupazione, che ha visto la serrata anche nei call center di Milano, Roma e Palermo.
«Siamo preoccupati perché vogliamo che venga tutelata una delle più grandi realtà produttive sarde, con 1200 dipendenti. Negli ultimi due anni c'è stata una politica silente ma di chiara delocalizzazione delle attività lavorative verso outsourcer che offrono assistenza meno qualificata. È preoccupante che venga dirottato fuori dai confini italiani il traffico telefonico, come in Albania e Croazia, dove il lavoro è pagato dieci volte meno. E ciò a discapito della clientela. I progetti di investimento per una nuova sede che accogliesse in maniera più confacente i lavoratori che ora stanno in un vecchio capannone riattato a call center, si sono arenati e l'azienda non è stata in grado di garantire alcuna prospettiva di crescita e sicurezza per il futuro di tanti giovani sardi», hanno spiegato Andrea Angius, Andrea Melis, Vittorio Rundeddu e Fabrizio Obino dell'Rsu Uilcom-Uil Sky. «Siamo molto soddisfatti di come sia andata la giornata, abbiamo presidiato i cancelli dalla mattina, erano presenti tutte le sigle sindacali e tutti i rappresentanti Rsu. Già dal primo turno le adesioni erano veramente tante», ha detto Antonello Marongiu, rappresentante sindacale Sky di Slc-Cgil. «Ci sono stati anche picchi dell'ottantacinque per cento. Ora aspettiamo di conoscere la posizione dell'azienda».


Alcuni colleghi di Sky Sardegna durante un momento della manifestazione di sciopero


Articolo e foto liberamente tratti dal profilo Facebook del gruppo "Uilcom Sardegna Rsu Sky". L'articolo è a cura della collega Maura Pibiri de "L'Unione Sarda"

mercoledì 30 marzo 2011

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Ci aveva pensato lui, il grande Giorgio Gaber, a dare un significato ai due termini più discussi della storia politica del secolo scorso e, dal maggioritario in avanti, anche del quasi ventennio che si sta per completare dall'esordio di Berlusconi nel '94. E' passato tanto tempo dal lancio di quel brano ed anche la destra e la sinistra sono cambiate tanto. Eppure oggi le parole di Gaber mi tornano alla mente dirompenti mentre ci troviamo al nastro di partenza dell'ennesima campagna elettorale per il rinnovo di molte amministrazioni cittadine in Italia e, per quel che ci riguarda più da vicino, per il rinnovo del Comune di Napoli e l'elezione del Sindaco che, probabilmente, darà inizio ad un'altra "satrapia", come è stata quella di Bassolino, che durerà per i prossimi 15 anni almeno.



In queste ore, infatti, incominciano a giungermi in vari modi segnali di "ammiccamento" da parte di candidati già noti, consiglieri uscenti e non, che provano a guadagnarsi nuovamente o per la prima volta un posto nell'assemblea di via Verdi, dove ha sede il consiglio comunale di Napoli. E mentre li ascolto nelle loro "filippiche" incontrandone uno al bar - mentre chiedo all'altro che mi chiama proprio in quello stesso preciso momento al cellulare di contattarmi successivaemnte per vederci in seguito - riscontro le stesse cose descritte da Gaber nella sua memorabile canzone in entrambi i prototipi di candidati nei modi di fare, nei gesti, nelle consuetudini.

L'altro giorno ne ho incontrato uno al bar. E' di sinistra ed è un uscente. Mi dice che ha provato più volte nel corso di questi anni a parlare con Bassolino per fargli cambiare rotta ma non è riuscito nel suo intento. Già, dice di aver parlato con Bassolino. Questo a riprova di quanto abbia contato il ruolo della Sindaca Iervolino nelle scelte e nelle decisioni importanti da prendere per Napoli. Mi racconta che la città è allo sfascio, un disastro, ma la colpa è dell'opposizione di destra che ha ingessato il consiglio comunale in questi anni. Mentre lo ascolto nelle sue "chiacchiere", lo studio nei suoi modi: è vestito bene, ha un giubbino di marca, un Fay che costa fior fior di quattrini. E' un professionista, ama i salotti e le "buone frequentazioni" in ambito professionale, in particolare quelle vomeresi e posillipine le zone "inn" della nostra città. Al piende ha un bel paio di Tod's. Ma che fa, d'altro canto anche Della Valle è di sinistra, no? Sotto al braccio ha una copia de "La Repubblica" che non leggerà, ma fa tendenza per uno di sinistra. "Che vuoi che ti dica - mi fa - non trovo mai il tempo di leggere la rassegna stampa che è molto importante per uno che sta in politica come me"! Qualche accenno alla Libia. "Porca puttana, ma come si fa a dire che li dobbiamo respingere perchè non sono rifugiati politici ma immigrati, clandestini, come dice il leghiesta Maroni"? Chissà cosa direbbe se il partito gli chiedesse di inserire nel programma della sua campagna elettorale la proposta di accogliere al Vomero o a Posllippo, i quartieri frequentati da molti dei professionisti che lo votano, una parte dei profughi tunisini o libici approdati in queste ore a Lampedusa. Mi parla, quindi, di buoni propositi per la prossima legislatura, di idee, della volontà di restituire dignità al centro sinistra napoletano dopo la triste vicenda delle primarie del Pd. Mi spiega che Morcone - il candidato sindaco scelto "democraticamente" da Roma per salvare la faccia dopo i presunti brogli di Cozzolino e le polemiche sollevate dai suoi detrattori, primo su tutti Ranieri arrivato secondo - è "uno che è stato sempre lontano dalla politica" e che è l'uomo ideale per gestire il momento. "Non vincerà mai contro Lettieri - conclude un pò ironizzando - ma è l'uomo giusto per non bruciare uno di noi che si fa il mazzo da una vita sul territorio".

Qualche ora dopo, nei pressi del consiglio regionale al centro direzionale, ne incontro un altro. Quello che mi aveva chiamato poco prima al cellulare mentre ero con il suo avversario al bar. E' di destra ma è un nome nuovo, uno di quelli che si candida come consigliere la prima volta. Bhè, tanto nuovo in fin dei conti non è visto che in famiglia prima di lui diversi hanno avuto esperienze politiche. E' un giovane, brillante professionista, ben vestito con un abito gessato e un seguito di due o tre "lacché" ai quali avrà promesso il ruolo di portaborse se eletto. So già la fine che faranno quei disperati al suo fianco una volta divenuto consigliere comunale. Mi parla dell'urgenza di salvare Napoli dallo sfascio di 15 anni di centro sinistra nel corso dei quali le "lobbies" bassoliniane hanno rastrellato risorse e fondi da dare a società vicine, magari costituite ad hoc, togliendo energie per i bisognosi, i più deboli, i precari, i lavoratori. Si infervora mentre espone le sue farneticazioni da copione già letto e agita le braccia, mettendo in bella mostra il suo Rolex. Ne vidi uno simile l'estate scorsa nella vetrina di una gioielleria di un posto di mare, una località per ricchi come lui nella quale ero solo di passaggio: costo al pubblico 7,450.00 €! Mi ha invitato alla presentazione della sua campagna elettorale che si svolgerà nei prossimi giorni in un noto albergo della provincia dove, in perfetto stile "di destra" ai bordi di una lussuriosa piscina, darà un party per i suoi sostenitori. Se ci penso, però, anche quello di sinistra mi ha invitato ad una "festa elettorale", senza piscina certo, ma pur sempre a base di lusso e fasti. Che strano, tutt'un tratto destra e sinistra non mi sembrano poi tanto diverse. Ma torniano all'aspirante consigliere di destra. Gli ho risposto che non ci sarei andato per i troppi impegni. Mi ha lasciato un pò di materiale elettorale. Anche questo mi critica il suo candidato sindaco: "Lettieri? Passerà tutto il suo tempo a Roma da Silvio a fare affari". Ed aggiunge, mentre sale sul sedile posteriore della sua berlina da 70 mila euro guidata da uno dei suoi aspiranti portaborse: "la vera destra, quella sociale, starà al fianco della gente che soffre, per le strade della nostra Napoli e la loro voce in consiglio comunale sarà la mia!" E poi scappa via "a far voti"!

Uno come me che, per il suo lavoro, ha a che fare quotidianamente con il bisogno di occupazione e di assistenza dei precari, dei lavoratori, dei disabili è un ghiotto bottino per uno come questi due candidati che ho incontrato nei giorni scorsi. Avermi dalla loro parte, per entrambi, significa potenzialmente entrare in contatto con centinaia di lavoratori e precari che sono al contempo elettori del Comune di Napoli, ai quali poter stringere la mano promettendo di farsi carico del problema della pensione della suocera, del mancato riconoscimento della invalidtà del fratello e, in certi casi, di pressare col proprio ruolo una volta eletto l'azienda della quale la persona è dipendente per le mancata promessa di assunzione a tempo indeterminato o per accelerare una svolta nella carriera che tarda ad arrivare. Questi personaggi, d'altro canto, sono gli stessi che certe aziende si affannano ad invitare nelle proprie sedi operative durante la campagna elettorale per fargli incontrare i lavoratori, in certi casi costretti 'ob torto collo' ad assistere senza fiatare. Come meravigliarsi se questi personaggi ambiscono ad accalappiare una preda come me che, seppur con ruoli differenti, ha alla stessa stregua delle aziende contatti quotidiani con centinaia di lavoratori e con i problemi loro e delle loro famiglie?

Potrei raccontare tanti altri episodi ed anticipare incontri che avrò nei prossimi giorni, descrivendo situazioni simili a quelle che migliaia di napoletani come me hanno vissuto e vivranno ancora fino alla fine di questa ennesima 'giostra della falsità e dell'inganno' chiamata campagna elettorale. Potrei fare la mappa delle aziende che conosco che si affretteranno ad ospitare il "parolaio di turno" per evitare di essere tagliate fuori dal sistema una volta passato il momento elettorale. Potrei finanche descrivervi cosa accadrà il giorno del voto visto che l'ho già vissuto per tutte le precedenti elezioni. Il candidato, sia quello uscente di sinistra che l'aspirante di destra, sfoggerà il meglio di se piazzandosi nell'orario di maggiore affluenza dinanzi al seggio dove crede di avere il maggiore radicamento di consensi. E lì sarà un tourbillon di baci, abbracci e incontri al bar per il caffè durante i quali come un'icona, una star del cinema o dello sport dispenserà sorrisi e strette di mano con le quali vorrà far intendere di aver sugellato con ogni elettore o petenziale tale un patto d'acciaio che lo legherà a lui per sempre. Una volta eletto, poi, il solito copione: scomparirà nel nulla per cinque anni e...chi si è visto si è visto!

Mi verrebbe voglia di emulare il mitico Monty Brewster che, nella memorabile pellicola "Chi più spende più guadagna" - storico film degli anni '80 con Richard Pryor che ha segnato l'adolescenza di molti di noi - proponeva di votare "Nessuno dei suddetti". Alla fine, come ho sempre fatto, una scelta la farò perchè - come mi ha ricordato un amico e collega proprio stamattina - voglio continuare a crederci e penso che, con passione e volontà, alla fine qualcosa cambierà e sono fermamente convinto che ci sia ancora, in questa città, qualcuno che ci metta 'mente cuore e passione' nella politica, come da sempre faccio io.

E mi vengono in mente ancora le parole di Giorgio Gaber: "...l'ideologia, malgrado tutto credo ancora che ci sia...è la passione, l'ossessione della tua diversità che al momento deve è andata non si sa...è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c'è... e se c'è chissà dov'è? E, d'altro canto, sempre Gaber dice anche: "...la libertà non è star sopra un albero, non è neache avere un'opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione...



martedì 8 marzo 2011

8 marzo 2011: la Uilcom Campania l'ha festeggiato tra le lavoratrici ed i lavoratori dei call center!


Oggi l'8 marzo la Uilcom Campania l'ha trascorso tra le lavoratrici ed i lavoratori dei call center, senza però fermare la nostra attività per celebrare feste ma, al contrario, parlando, insieme alle donne della nostra organizzazione, di Previdenza complementare alle donne ed agli uomini dei call center.

Nel primo pomeriggio, invece, invitati dal collega Luigi Necco nella sua trasmissione "L'Emigrante", abbiamo portanto una donna battagliera e tenace della nostra struttura, Maria Rosaria Raglia, lavoratrice di Telecontact Center a parlare di diritti delle donne che lavorano e che vivono la complessità della nostra città con dignità e passione quotidiana, non rinunciando al contempo ad essere anche mogli e madri.

Questo è il sindacato che ci piace, così siamo fieri di festeggiare le date importanti: con la Mente, il Cuore e la Passione che contrtaddistingue, rispetto al vuoto ed alla pèochezza attorno a noi, l'agire quotidiano delle donne e degli uomini della Uilcom Campania!

Con la Grinta di Sempre,

Gigi Mercogliano


Ps: Invito tutti a sintonizzarsi su Canale9 questa sera alle 19.40 ed in replica alle 22.40 per ascoltare la "chiachierata" su "Donne al lavoro" tra la nostra Maria Rosaria Raglia e l'illustre collega Luigi Necco

lunedì 28 febbraio 2011

SPECIALE ELEZIONI FONDO TELEMACO: CON LA UILCOM VINCI TU!

Cari amici, avete mai sentito parlare di previdenza complementare? Bhè, a mio avviso, è arrivato il momento per noi di iniziare a pensare al nostro futuro!
Vi meraviglierà sapere che io stesso, pur essendo impegnato da anni nel sindacato, non ho ancora sottoscritto la mia adesione a Telemaco, il fondo integrativo di settore per noi lavoratori delle Telecomunicazioni.

Perchè?
Perchè, diciamoci la verità, quando nel 2006 (se non ricordo male!) fu varata l'ultima riforma del sistema previdenziale italiano, che vide tra l'altro la nascita nel nostro settore del Fondo Telemaco il sindacato, nonostante le assemblee e le informative ad ogni livello tra i lavoratori, non fu in grado di convincere e spiegare per bene quali fossero i vantaggi e i benefici che si potevano avere aderendo alla previdenza complementare. Quello che da molti fu definito "lo scippo de Tfr" in realtà venne visto dai lavoratori, specialmente da noi opertatori di call center, come un tentativo di mettere le mani in tasca di noi altri che già facciamo i conti ogni giorno con la  precarietà di un settore, appunto quello dei call center ed in particolare di quelli in outsourcing, che si concretizza in bassi salari, assenza di contrattazione di secondo livello, difficoltà derivanti da pressioni di ogni genere e chi più ne ha più ne metta!

Occorre però porsi con serietà la domanda: "Arriveremo mai alla pensione? E, se ci arriveremo, quanto l'assegno erogato dall'Inps sarà in grado di permetterci di mantenere inalterato il nostro tenore di vita?"
Bhè, io queste due domande me le sono poste da tempo e...vi tralascio le risposte che il mio "pessimismo dilagante" mi ha suggerito!

A questo punto che fare? Io credo che la cosa migliore da fare sia informarsi e farlo in fretta.
Quale migliore occasione delle elezioni alle porte per il rinnovo dell'assemblea dei delegati di Telemaco?

Ho quindi pensato di pubblicare sul mio blog un link http://www.votauil.com che apparentemente può essere preso solo ed esclusivamente per la solita iniziativa elettorale che il sindacato mette in campo, come la politica, ogni volta che serve il nostro voto. Ed in realtà è così. Stavolta, però, in ballo non c'è solo l'elezione di qualche "nome solito" all'interno dell'assemblea del fondo di categoria. Questa volta c'è qualcosa di più. C'è il nostro futuro, il futuro dei nostri figli, la nostra serenità quando non avremo più lo stipendio erogato dalla nostra azienda ogni mese. Vi invito, quindi, a colllegarvi al sito www.votauil.com ed a consultare le info utili che esso contiene.

Vi anticipo, infine, che la Uilcom Campania sta organizzando per le prossime settimane degli incontri specifici con i rappresentanti del Fondo Telemaco. Sarò felice di darvene pronta comunicazione e di invitare personalemente ciascuno di voi al fine di "informarci insieme", per costruire consapevolmente insieme il nostro futuro!

Con la Grinta di Sempre,

Gigi Mercogliano

venerdì 14 gennaio 2011

14 Gennaio 2010 - 14 Gennaio 2011. E' passato un anno dal congresso e siamo sempre qui: auguri Uilcom Campania!

Questa mattina ho ricevuto una mail che mi ha ricordato che esattamente un anno fa si celebrava a Napoli il congresso Uilcom che segnava la svolta rispetto al passato, con l'elezione di un segretario generale giovane, Massimo Taglialatela, che ha impresso uno slancio in avanti a tutta la Uilcom Campania che mai si era visto prima.
Si sa, i cambiamenti sono difficili a determinarsi ma, ancor di più, a digerirsi. E tanti sono coloro che hanno ancora il "riflusso gastro-esofageo" e non solo all'esterno della nostra Uilcom.
L'anno di lavoro appena trascorso è stato per me un anno molto importante. Inanzitutto, ho preso in mano le redini di un lavoro che non era mai stato fatto prima, se non in maniera occasionale, e l'ho fatto diventare un vero e proprio settore organico alla Uilcom Campania.
Sto parlando dell'Ufficio stampa Uilcom Campania che il nuovo segretario generale mi ha chiesto di organizzare e, visti i miei trascorsi di giornalista, di assumerne la responsabilità.
E' stato fatto un gran lavoro di raccordo tra l'istituendo Ufficio stampa, i vari segretari regionali a cui è stato chiesto di far capo a me per la diffusione alla stampa delle informazioni relative alle aziende o ai comparti che presiedono e la segreteria organizzativa che, in maniera impeccabile, funge anche da "data base" del lavoro prodotto dall'Ufficio stampa Uilcom Campania.
E' stato, quindi, creato un blog, http://ufficiostampauilcomcampania.blogspot.com/ che ha il duplice scopo di fungere da strumento di consultazione operativo sia per i giornalisti che per i dirigenti della Uilcom e, più in generale, per tutto il mondo Uil e per i lavoratori. Abbiamo cercato il rapporto con tante nuove testate, molte web redazioni e siti internet che fungono da agenzia di stampa on-line, prassi questa oggi molto diffusa e che, per il futuro, rappresenterà il fulcro dell'attività giornalistica.

C'è stata poi, per quel che riguarda il mio impegno puramente sindacale nella categoria, la gestione di due grandi fronti caldi: la crisi del Teatro Trianon Viviani di Forcella e la gestione della crisi del parco giochi e divertimenti di Edenlandia e dello Zoo di Napoli, oltre ad un impegno costante e volenteroso nel comparto del cinema e dell'industria poligrafica, settori dove la Uilcom era completamente assente ed oggi invece c'è.
Sullo sfondo di questo impegno ufficiale, ho proseguito nella gestione della vertenza interinali-stabilizzazioni nei call center, cerando laddove possibile il confronto e il sostegno dele istituzioni. Laddove invece non si è riusciti a stabilire un dialogo con le aziende e le istituzioni locali, abbiamo deciso, nostro malgrado, di indirizzare i lavoratori a vertenza e tanto lavoro di sinergia, organizzazione e supporto è stato fatto di concerto con l'ufficio legale Uilcom Campania.

Di personale c'è da dire che, nonostante i tanti impegni su svariati fronti, in questo anno appena trascroso sono riuscito anche a portare a termine i miei studi conseguendo la laurea in Scienze della Comunicazione e presentando una tesi in Psicologia della Comunicazione sindacale la cui prefazione è stata firmata dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.

Tanto ancora c'è da fare, la strada è molto lunga ma, statene certi, abbiamo inserito l'overdrive, ormai non ci ferma più nessuno!

Auguri Uilcom Campania!

Con la Grinta di Sempre,

Gigi Mercogliano