"...Io appartengo al guerriero in cui la vecchia Via si è unita a quella nuova..."

mercoledì 28 aprile 2010

LETTERA APERTA AI LAVORATORI DI ALMAVIVA NAPOLI

Ai lavoratori di Almaviva Napoli


Cari amici e colleghi,

come sapete di recente si sono svolte in azienda le elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria. Per la terza volta consecutiva sono stato candidato e, come sempre, ho avuto il vostro sostegno incondizionato del quale vi ringrazio ancora una volta.

L'azienda Almaviva ha significato molto per me. Innanzitutto, mi ha dato dignità come lavoratore e, per chi come noi vive in questo drammatico contesto sociale dove il lavoro è la conseguenza dell'intervento interessato di qualcuno, è già tanto essere riuscito con le proprie sole forze e senza l'intervento di nessuno ad ottenere un contratto di lavoro onesto.

Ma Almaviva, già dai tempi della vecchia Cos.Med, ha rappresentato per me una palestra di vita ed un vero e proprio banco di prova su cui ho costruito, giorno dopo giorno, il mio impegno sociale nel Sindacato per la tutela dei diritti e la difesa dei bisogni.

Tutto quello che ho fatto dal 2000 ad oggi, però, lo devo principalmente alla lealtà di quanti tra voi hanno deciso di sostenermi fin dal primo momento, credendo in me incondizionatamente e seguendomi senza batter ciglio in questa difficile sfida che viviamo ogni giorno insieme: quella di restare in piedi con dignità in un mondo, quello dei call center, nel quale la dignità spesso è calpestata e i diritti finiscono con l'essere considerati secondari rispetto ai doveri.

Dal primo giorno, ho capito che il sindacato, così come la politica, è un mondo complesso e contorto, a volte inutile nel suo fine primario. Penso anche, però, che se non ci fosse questo “carrozzone sgangherato” che è il sindacato, oggi in Italia le aziende e con esse i governi farebbero davvero quello che vogliono dei lavoratori. Questa complessità del sindacato, in perfetta sintonia con la politica, dal baso verso l'alto produce invidie e gelosie e queste spesso si traducono nella paralisi dell'azione sindacale. Su questa falsa riga, ho lavorato in questi dieci anni avendo da un lato la stima, l'affetto e il sostegno di chi mi ha sostenuto incondizionatamente. Dall'altro, ho purtroppo ricevuto e ricevo tutt'oggi la mia dose quotidiana di odio e inimicizia, e non solo da parte degli “avversari”. Ma ho messo in conto anche questo. Il problema è che la bravura e la capacità, in un contesto di competitività quale è quello del sindacato, sono viste male da chi è incapace e per niente bravo. Ma a me non frega nulla e vado avanti fiero del fatto che attorno a me, nonostante tutto, è rimasto un nutrito gruppo di amici e colleghi ai quali non importa se sono in azienda tra le postazioni a girare e rigirare continuamente: quello che conta per questi amici è che appena alzano il telefono io sono sempre a loro disposizione e, negli eventi che contano veramente e non nelle “passerelle” per i corridoi io ci sono sempre stato, ci sono oggi e sempre ci sarò!

Come tutti sapete, nell'ottobre 2008 in seguito ad un accordo sindacale nazionale col gruppo Almaviva, l'azienda assegnò tre distacchi nazionali alle tre principali organizzazioni sindacali, due delle quali – tra queste la Uilcom – decisero di attribuirli alla Campania. Da quella data, sono impegnato costantemente in altri contesti aziendali e la mia presenza in azienda è sempre più rara. Poco dopo, per far posto a Carmen Caliendo – che, proprio in quel periodo, decise di venire in casa nostra, in Uilcom, lasciando la sua precedete sigla sindacale - decisi di dimettermi da Rsu affinché Carmen potesse avere la dignità che meritava al tavolo del confronto locale con l'azienda. Ho conservato, però, da quel momento in poi la carica di Coordinatore nazionale dell'Azienda Almaviva Italia, incarico che mantengo tutt'ora. Nonostante tutto questo, alle ultime elezioni ho riscosso comunque un notevole successo personale che, unito al dato individuale di molti altri amici candidati con me nella lista Uilcom, ha permesso alla nostra Organizzazione di essere sempre e comunque una realtà di forza nel centro di Napoli.

Oggi, come allora, c'è la necessità di riconoscere il giusto ruolo a chi ha lavorato e lavora costantemente per portare alta nel call center la nostra bandiera. Ed un dirigente consapevole e responsabile deve avere la maturità di comprendere tutto ciò nei tempi giusti.

E' per questo che ho deciso di ripetere oggi per Massimo Siragusa la stessa operazione fatta per Caliendo nel 2008. Massimo ha già dimostrato di essere una persona leale e di saper fare un passo indietro per gli interessi dell'Organizzazione e noi non abbiamo bisogno di egoisti accentratori che vedono il sindacato solo come utile a se stessi, ed in funzione di ciò lavorano per accrescere il proprio “fagotto personale”, ma necessitiamo invece di uomini e donne che, al di là del numero di consensi personali potenzialmente espressi, siano in grado di riassumere in loro il binomio della volontà e del sacrificio. E mi pare che la pattuglia Uilcom in Almaviva oggi rispecchi in pieno queste caratteristiche.

Oggi come allora - come faccio quotidianamente dall'ottobre del 2008 - posso continuare a rappresentare con dignità tutte le istanze di chi mi ha votato e mi vota da dieci anni incondizionatamente e lo posso fare ancor di più adesso, visto il ruolo di maggiore rilievo ed importanza che ho nella Uilcom Campania ed a livello nazionale. Anzi, proprio perché ho una consolidata esperienza che mi consente di guardare anche oltre al call center, posso più di ieri essere al fianco di tutti coloro che mi seguono e che in ogni caso si sentono sempre e comunque rappresentanti da me.

Di recente, sulla scorta dell'entusiasmo per il lavoro che svolgo per Almaviva e per le altre aziende che seguo nel settore delle Telecomunicazioni, dello Spettacolo e dei Servizi in generale ho creato un blog. Il mio blog – che vi invito a voler consultare quale utile strumento di informazione, insieme a Fecebook - è registrato con un nome che è tutto un programma:

http://mentecuorepassione.blogspot.com

Ho voluto fortemente questo nome per caratterizzare una pagina personale sul web perché il mio modo di agire è fatto di mente, quindi cervello e intelligenza; di cuore, che è grande ma tanto grande e di passione, che è la marcia in più che metto in tutte le cose che faccio e che mi permette di essere sempre e comunque una passo avanti rispetto agli altri.

Su queste basi, non servono più parole. Contano invece i rapporti umani e la voglia di andare avanti con volontà e coraggio in questa sfida continua che è il mestiere della rappresentanza sindacale che ho “scelto” di fare non per opportunità ma per la passione che ho per la Politica!

Con la grinta di sempre,

Gigi Mercogliano

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