"...Io appartengo al guerriero in cui la vecchia Via si è unita a quella nuova..."

venerdì 23 luglio 2010

Il Sindacato che invia una lettera di contestazione ad un'azienda? Anche questo succede quando a fare sindacato sono le donne e gli uomini della Uilcom Campania!

LETTERA DI CONTESTAZIONE ALL’AZIENDA ASSIST


Nei giorni scorsi si è consumato un fatto che giudichiamo gravissimo e lesivo di ogni principio di libertà personale.

L’azienda Assist ha notificato una lettera di contestazione ad un lavoratore per accadimenti avvenuti fuori dall’orario di lavoro e fuori dai locali aziendali ed unicamente sulla base di fatti rapportati da altri lavoratori, anch’essi al di fuori del proprio orario di lavoro ed anch’essi non in azienda.

Sembra una storia di spionaggio invece è la sconcertante realtà!

Secondo l’azienda un lavoratore che non è in turno può comunque “porre in essere comportamenti finalizzati a trarre un personale beneficio a danno dell’azienda” e questi comportamenti sarebbero stati riportati da chi si sente “assistente di call center” anche quando gode di un congedo a carico dello stato e quindi è soltanto un libero cittadino.

L’azienda ha commesso due gravissimi errori: il primo consiste nel aver contestato un lavoratore senza che questo abbia contravvenuto minimamente ad nessuna regola sancita dal contratto e dalle leggi, ma soltanto perché nel suo tempo libero si dedicava a cose di suo gradimento; il secondo, ben più grave, espone l’assistente di Call Center, menzionandolo nella missiva consegnata al lavoratore, senza preoccuparsi del fatto che questa è una vera e propria violazione della privacy passibile di denuncia penale .

Ci chiediamo se l’Azienda si rende conto che il rapporto di lavoro impegna entrambe le parti al rispetto di regole sancite dal contratto unicamente nell’esercizio dell’attività lavorativa al di fuori della quale ogn’uno è libero di fare ciò che ritiene opportuno.

Crediamo che l’azienda faccia bene a preoccuparsi di cose ben più gravi di dove trascorre il proprio tempo libero e con quali indumenti un lavoratore, come ad esempio chi, vestito d’autorità, si arroga il diritto di schernire in pubblica piazza i propri colleghi di lavoro commentando il loro operato dopo aver ascoltato le registrazioni vocali.

Napoli 23 Luglio 2010


La Segreteria Regionale UILCOM Campania

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